Restate a casa

Cari atleti caini (ma anche non),
la situazione che stiamo affrontando non è sicuramente bella e facile ma noi, come tanti altri, cerchiamo di dare il nostro aiuto e lo facciamo diffondendo queste informazioni comunicate dalla Polizia di Stato.

Vi preghiamo di leggerle attentamente e di cercare di rispettarle:lo fate per voi stessi, per noi ma soprattutto per le vostre famiglie e per i più deboli.
Vi ringraziamo anticipatamente❤

Molte domande e qualche polemica sta suscitando la possibilità di fare attività motorie svolte all’aperto a condizione che sia possibile consentire il rispetto della distanza di 1 metro.
Il decreto lo prevede ma tutti lo sconsigliano.
Sul sito della Polizia di Stato c’è la slide che lo prevede come da DPCM, ma il testo presente sulla pagina dedicata all’emergenza coronavirus è chiaro:
“Per contenere il contagio dovremmo evitare ogni contatto con gli altri e quindi rimanere tutti a casa”. Tuttavia il Paese non può fermarsi, le attività principali devono andare avanti e si deve consentire di raggiungere i luoghi di lavoro a chi non può lavorare da casa propria, così come bisogna dare la possibilità di muoversi a chi ha bisogno di cure specifiche.
Per questo motivo il DPCM prevede delle deroghe con riferimento agli spostamenti. E si parla di lavoro, di salute e di necessità. Sono deroghe che nascono nell’interesse della comunità e non dei bisogni del singolo, con l’eccezione di ciò che riguarda lo stato di salute di ciascuno. È per questo motivo che si raccomanda di non spostarsi per fare una passeggiata (se lo facessero tutti ci si ritroverebbe in massa in strada) o per andare a trovare un amico.
Mentre si può raggiungere l’ospedale per fare una terapia o visitare un genitore anziano se è solo e malato (e non quando ne sentiamo la mancanza). Si può andare a fare la spesa rispettando le misure di precauzione perché è necessario per la nostra salute.
E per i singoli casi che ci interrogano basta che ciascuno risponda alla domanda “È davvero necessario spostarmi?” La risposta la conosciamo noi e non il poliziotto che ci ferma per il controllo. E deve essere la risposta di un singolo che si sente tutt’uno con gli altri e che antepone il bene comune al proprio.

STIAMO A CASA,
INSIEME NE USCIREMO.

-Il gruppo podistico CA.I.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.