Nella sezione delle nostre leggende non poteva assolutamente mancare il caino più vincente di tutti: Gerardo Baicchi. I suoi primi km da podista li ha percorsi con la Silvano Fedi nel 1974, anno in cui cominciò a gareggiare. Successivamente ha praticato per un po’ di tempo il ciclismo per poi passare ad un’altra squadra per tre anni : l’AVIS-Copit, ed infine si è unito al nostro gruppo agli inizi degli anni ’90. Sin dall’inizio uno dei suoi principali stimoli nella corsa è stato la competizione, resa gratificante grazie ai 3 costanti allenamenti a settimana, intensificatisi poi a 4 dal 2001, anno in cui divenne veterano. Nella sua carriera aveva già iniziato a vincere nella categoria degli assoluti, tra cui la corsa del 1977 a Spedaletto, a San Felice, nel Bolognese e anche qualche altro podio, ma il boom delle vittorie cominciò nel 2001 in cui vinse la bellezza di 27 gare nella categoria dei veterani. Per incorniciare questo periodo da veterano, concluse il suo ultimo anno con altre 13 vittorie e rientrando sempre, ad ogni gara, tra i primi 5 classificati di categoria, in giro per la Toscana. In un decennio raggiunse quindi quota 40 vittorie, registrando in questo modo il RECORD DI VITTORIE IN UN SOLO ANNO COL C.A.I. PISTOIA ma anche il RECORD DI VITTORIE DA VETERANO DEL C.A.I. PISTOIA. Inoltre ci sembra doveroso ricordare la sua prima gara vinta con un tempo incredibile: la Maratonina del Ghibellino in 1h 28′. Nel 2011, passato nella successiva categoria, quella dei veterani argento, registrò il suo personale nella maratonina, terminando quella di Bonelle con un tempo davvero formidabile: 1h 23′. Inoltre di questa competizione colleziona tutt’ora un ricordo unico perché dedicò una delle sue più gloriose vittorie al fratello, purtroppo venuto a mancare. Nello stesso anno riuscì a battere il proprio RECORD DI VITTORIE IN UN SOLO ANNO DEL C.A.I. PISTOIA e il RECORD DI VITTORIE DA VETERANO ARGENTO DEL C.A.I. PISTOIA con un complessivo di 37 competizioni vinte. La sua gloriosa carriera è finita nel 2015, a seguito di un infortunio, concludendo con 50 gare vinte in categoria argento. Da quel momento smise di gareggiare, ma continuò ad allenarsi, attività che continua a svolgere insieme a degli amici caini come Bellari Riccardo, Maida Mei e Patrizia Franchi, percorrendo 2/3 allenamenti dai 12 ai 16 km. Nonostante abbia corso migliaia di gare, il nostro caino non è mai uscito dal paese , radicandosi però in qualsiasi competizione dei dintorni come: Le Piastre, San Marcello, Siena, Porretta, Pistoia, Prato e Bologna. Tra le numerose gare la sua preferita è stata quella del “Giro dell’isola d’Elba”, una competizione che accoglie ogni anno tantissimi atleti da tutt’Italia e con suo gran stupore, Gerardo è riuscito a classificarsi 35° assoluto e 3° veterano A. Oltre alle classiche gare domenicali, il nostro grande campione ha partecipato nel 1983 alla Pistoia-Abetone (53 km) e con una gara di soli 18 km alle spalle, riuscì a classificarsi tra i primi 50 terminandola in 4h 58′. All’infuori di quest’esperienza non ha mai corso una vera e propria maratona ma colleziona degli splendidi personali nelle mezze, come quella di Signa conclusa in 1h 15′ 36” e nelle 10 km, con un personale di 31′ a Pistoia. Individuare un anno d’oro è praticamente impossibile ma sicuramente il 2001 e il 2011 sono stati formidabili per lui, ma anche per il nostro gruppo, elevandolo ad ogni competizione e riempiendo di prosciutti, salami e quant’altro la bottega del nostro caro presidente. Parlando del campionato interno, nei suoi 25 anni caini, è sempre riuscito a concludere tra i primi 5 piazzamenti assoluti, conquistando spesso il 2° e il 3° posto. Inoltre ha partecipato a molte staffette ed ad alcune edizioni della 12×1 ora ad Agliana collezionando un record personale (e il 2° migliore del C.A.I. Pistoia) di 16,8 km. Però il vero primato che quest’uomo ha collezionato è il RECORD DI GARE VINTE CON LA MAGLIA DEL C.A.I. con un complessivo di 80 vittorie ufficiali. Per il C.A.I. ha sempre dato tutto e di più, specialmente in gara, e tutto ciò è stato possibile anche per l’ottimo rapporto che ancora oggi lo lega sentimentalmente al nostro gruppo, nonostante non sia più iscritto con noi.
Alla banale domanda: “Perché corri?” lui ha risposto: “Non lo so! Questione di DNA? Boh….so solo che se per qualche motivo non posso andare a correre, la cosa mi reca alquanto fastidio e anche che la corsa mi ha fatto conoscere tante persone: rivali nella competizione e allo stesso tempo amici appena terminata.”
Archivio mensile:Marzo 2021
LE NOSTRE LEGGENDE: RAFFAELE CARLI
Tra le nostre leggende non potevamo non menzionare il corridore caino con più km di competizioni nelle gambe. Mi sto riferendo senz’ombra di dubbio al mitico Raffaele Carli, un uomo, anzi che dire, un fenomeno che non aveva paura di nessuna sfida podistica.
Stabilitosi nel C.A.I. Pistoia nel 1999 grazie ad un altro caino, Marco Gori, perché in cerca di una nuova squadra podistica. La sua prima esperienza nel campo della corsa nasce però in un’altra squadra: quella del C.A.I. di Prato, di cui fu anche un fondatore negli anni ’70.
Nella sua carriera ha praticamente fatto di tutto: 15 edizioni del Passatore, decine della Pistoia-Abetone e un totale di 240 competizioni tra maratone ed ultramaratone. Come potrete capire fare l’elenco di tutte le sue gare equivarrebbe a scrivere un libro ma ci sembra doveroso ricordare le seguenti imprese: 15 ediz della Firenze Marathon, 2 ediz della maratona di NY (2002 e 2005), la Prato Bocca di Rio, le maratone di Vienna, Madrid, Parigi, Barcellona, Torino, Pisa (l’ultima percorsa prima dell’arrivo del Covid-19), Venezia, del Chianti, del Lago di Garda, di Fano, Siracusa e Ragusa; ma anche numerose 50 KM di Romagna, la Livorno-Udine-Treviso, l’ultratrail nelle Dolomiti, molte gare da 130 km e una quantità sovraumana delle classiche domenicali nei dintorni. Insomma un atleta dalle mille sfumature che ha sempre portato i colori del C.A.I. in tutt’Italia e nel mondo tra le diverse gare, maratone e trail.
Oltre a correre tanto, Raffaele è riuscito a piazzarsi diverse volte tra i premiati, raggiungendo persino un 1° posto come veterano nella maratona del Sahrawy, nella UK Marathon a Sasso Maggiore Terme (47 km), nella maratona a Forlì, un 2°posto nel trail di Val d’Ambra, e nell’edizione del 2005 del Passatore vinse un concorso per la foto più bella, la quale raffigura il nostro caino nell’istante in cui saltò sul tabellone del traguardo per sfogarsi da un dolore fisico che lo aveva accompagnato per numerosi km della suddetta competizione.
Giungiamo ora al campionato interno del C.A.I. : 1°classificato dal 2004 al 2016. Possiamo inoltre affermare che alla competitività, alla passione ed alla tenacia di quest’uomo si può aggiungere tranquillamente altre due peculiarità: lo spirito di gruppo e la simpatia. Non a caso, per celebrare la partecipazione alla sua centesima maratona (del Lago di Suviana), a causa di una scommessa persa, si presentò alla partenza insieme ad alcuni amici, indossando esclusivamente un perizoma leopardato e le scarpe da corsa.
Il rapporto col C.A.I. era ed è fantastico, definendo le cene e i pranzi post gara di squadra come il 3°tempo delle gare.
Il miglior modo per concludere quest’articolo (come anche tanti altri precedenti) è quello di riportarvi la sua bellissima filosofia sulla corsa, nata dopo l’ultima edizione del Passatore affrontata :
“La corsa non deve essere fonte di sfinimento, ma un’attività ricreativa e ancor meglio una medicina”.
AGGIORNAMENTO MARATONINA
VECCHI RITROVAMENTI
I NOSTRI ATLETI: ANDREA BALDI
Oggi vogliamo presentarvi un altro nostro atleta caino che non ha per niente paura di percorrere migliaia di km all’anno con la maglia del C.A.I: Andrea Baldi.
Iscritto al C.A.I. dal 2013, subito dopo la maratonina di Pistoia.
Da quel momento si è allenato giorno dopo giorno per diventare un professionista delle gare sulle grandi distanze: è infatti un appassionato di trail ed ultratrail.
Nella sua carriera ha affrontato centinaia di queste competizioni e tra le più importanti troviamo: la Via degli Dei, un percorso di 130 km da Bologna a Fiesole affrontata per ben 2 edizioni (2018 e 2019) di cui una con l’aiuto di Francesco Scarlatella, un altro grande caino, l’Ultrabericus a Vicenza nel 2018 (65 km), la Trans d’Havet nel 2019, 3 edizioni della Ronda Ghibellina di cui due volte il percorso di 45 km e una quello di 70 km, 4 edizioni della Montanaro Trail tra il 2014 e il 2018 (52/58 km) e la Scarpirampi, un trail di coppia (un corridore e un ciclista) da 30 km. Inoltre, il nostro atleta si è cimentato nella Pistoia-San Marcello nel 2016 e nel 2017, dove ha un personale di 2h 43′ e nella grande Pistoia-Abetone nel 2018; ma anche in numerose gare domenicali della zona. Le sue gare preferite rimangono però la sua prima Montanaro Trail e la Trans d’Havet, che considera la competizione perfetta con un paesaggio unico ed una straordinaria organizzazione. Non contento di queste poche e misere esperienze si è dedicato anche al thriatlon percorrendo tre Olimpici, un mezzo Iron Man ed uno Sprint, con l’aiuto ed il supporto di una grande campionessa caina: Franca Tosi.
Il suo anno d’oro è stato senza ombra di dubbio, il 2018 in cui è riuscito a percorrere 1800 km di gare e 13000 km di allenamento, terminando tutte le gare senza alcun infortunio e sentendosi sempre bene con se stesso.
In questo modo, il nostro caino riesce a concludere il campionato caino piazzandosi sempre tra le posizioni più alte.
Come altri ultrarunners del nostro gruppo podistico, per lui la corsa è qualcosa di unico che lo sgancia dalla quotidianità, ma è anche una soluzione a tanti problemi. Differentemente da tanti altri atleti però, Andrea è un lupo solitario che preferisce correre in solitudine, specialmente nella natura e in questo modo viene trascinato in un universo parallelo.
Questa figura sportiva viene infine incorniciata da un ottimo rapporto con la squadra basato su stima, fiducia e grande rispetto: le caratteristiche che descrivono un vero e proprio atleta caino.
VECCHI RITROVAMENTI
LE NOSTRE LEGGENDE: LUIGI BIGGI
Tra i nostri più importanti ma anche fedeli atleti, è doveroso ricordare Luigi Biggi. Un talento inarrestabile che fino alla fine portò i nostri colori e che all’età di 79 anni divenne campione nazionale (categoria senior) di marcia distruggendo la concorrenza.
Partiamo però dalle origini. Luigi, classe 1910, nacque a Roma ma poco dopo si trasferì a Pistoia, città a cui si è fin da sempre sentito legato. Inoltre, fece parte della storia di questa città quando sfollò sulle colline di Vinacciano nel 1933 e conobbe Silvano Fedi di cui fu un testimone durante la sua cattura. Proprio in questo periodo nacque il suo eterno amore per la marcia. Luigi era marinaio del battaglione San Marco e proprio mentre era per questioni militari
a Shangai (Cina), il 4 dicembre 1932 partecipò ad una manifestazione di marcia internazionale arrivando 1° tra gli italiani e 12° assoluto. Anche qui il nostro atleta ha lasciato un altro segno nella storia, scambiandosi lettere sui ricordi di quella fantastica esperienza con la “Cavallina Pazza”, nome attribuito al consolato italiano alla figlia di Mussolini. Nello stesso anno Luigi tornò in Italia e continuò a gareggiare sempre di più, portando a casa sempre ottimi risultati nazionali, europei e mondiali. La sua fama di marciatore si diffuse in tutta Italia e dopo un passato nazionale davvero brillante divenne la spalla di professionisti come Pamich, Bomba e Dordoni Pino, campione mondiale di marcia (50 km).
Tutto ciò fu possibile grazie alla sua tenacia, al suo amore per la marcia e ai numerosi e faticosi allenamenti che praticava specialmente nell’ex campo di volo pistoiese (attuale ospedale), lontano da occhi indiscreti, che all’epoca vedevano nel marciare qualcosa di ridicolo.
Un’altra delle più importanti vittorie della sua vita avvenne nel 1937, la quale però non fu sportiva. In quell’anno infatti nacque Maria, un frammento insostituibile del C.A.I., alla quale trasmise il suo amore per lo sport, per il podismo e il legame con la squadra.
Come avrete capito dalla precedente affermazione, Luigi non era contento solo di marciare e basta, così decise di unirsi al gruppo podistico dei “Due Galli di Lucca”. Poco dopo conobbe il nostro gruppo e nel 1975 decise di unirsi a vita ad esso.
Con la nostra maglia ha corso migliaia di corse , molte delle quali con la figlia Maria, piazzandosi tra i migliori nel campionato interno ogni anno. Tra le sue Più grandi competizioni troviamo sicuramente la 100 km di Milano-Lugano, la Pistoia-Abetone, percorsa ben 17 volte e l’ultima a 83 anni e la marcia Muggia-Trieste affrontata in tutte le sue edizioni (ben 47!!!).
Purtroppo la nostra leggenda si è spenta precisamente 25 anni fa nel modo che più lo rappresentava e cioè in una corsa.
Nonostante la sua assenza, la sua passione per il podismo e per il gruppo C.A.I. è comunque stata tramandata a queste nuove generazioni grazie alla nostra cara Maria.
AGGIORNAMENTI MARATONINA
Ci teniamo a comunicarvi con grande dispiacere che la nostra cara Maratonina di Pistoia, arrivata alla 33° edizione e che ogni anno veniva normalmente percorsa nel mese di marzo, per ora è stata annullata per ovvi motivi legati alle norme anticovid.
Attualmente non sappiamo darvi informazioni certe o una data precisa per l’evento ma vi promettiamo che appena verrà dato il via libera, cercheremo in tutti i modi di potervi far divertire nella nostra preziosa corsa, anche in un periodo diverso da quello abitudinale. A presto.
-il consiglio amministrativo C.A.I.
I NOSTRI VETERANI: MARIA BIGGI
Quando si parla del nostro gruppo podistico non possiamo non parlare di Maria Biggi. Forse, tanti di voi pensano di non conoscerla, ma in realtà, se mai avete partecipato ad una corsa domenicale,
la persona che vi ha iscritto è proprio questa signora.
Maria però nella sua vita ha fatto molto più di questo.
Non a caso è presente al C.A.I. dal 29 maggio 1973 grazie al legame del padre, Luigi Biggi, una delle leggende del nostro gruppo podistico. Proprio lui le ha trasmesso la passione della corsa, talmente grande da non perdere mai un allenamento, neanche in inverno alle 7:30 di mattina, percorrendo sempre lo stesso tragitto di 18 km: casa del padre-Valdibrana-Uzzo-Corbezzi- Lacugna e ritorno prendendo il bus al Legno Rosso. Grazie al nostro presidente e al signor Bucci, altro fondatore del C.A.I., la nostra caina è riuscita a partecipare a tutte le gare domenicali per ben 24 anni.
Nella sua carriera l’esperienza più bella è stata nel 1978 dove,
a 41 anni, è riuscita a completare la 100 km del Passatore in 19h 45′. Nonostante il tempo passato, la nostra Maria riesce a ricordare ancora ogni attimo di quella corsa. In seguito, ha tentato quest’impresa altre 15 volte, concludendola altre 3 volte.
Nella sua carriera, il risultato non è mai stato un suo preciso obiettivo, bensì la bellezza della corsa e la passione che il padre ogni giorno ha cercato di tramandarle.
La nostra gloria caina per ben 46 anni, di cui 35 col padre, ha partecipato ad ogni gara della domenica, completando 52 corse all’anno, diventando così una delle donne caine con più km di corse e camminate nelle gambe. Inoltre, una fonte di onore e di orgoglio per il nostro gruppo è quella di aver completato all’età di 67 anni la famosissima Porta Franca-Abetone con partenza notturna. Altre 2 significative competizioni della sua vita sono state: la quattro giorni di Nimega in Olanda nel 1992, una corsa non competitiva da percorrere in 4 giorni con percorso variabile (120 km) e la maratonina sulle mura di Lucca, mentre il padre percorreva, come al solito, il percorso intero della maratona.
Parlare con lei per realizzare questo articolo è stato come sentire un continuo racconto pieno di bellissime avventure.
Da parte nostra possiamo semplicemente dire che Maria è stata sempre un mix di onestà, bravura, disponibilità ed amore per la corsa che l’hanno resa una donna fondamentale per il C.A.I. al quale ha dato e tutt’ora dà anima e corpo organizzando ristori, occupandosi dell’iscrizioni e della consegna dei pettorali, delle vecchie tombole e tantissime altre cose.
Alla domanda: “Che ne pensi della corsa?” lei mi ha detto: “La corsa l’ho sempre fatta per il semplice piacere di essa e della squadra”.
Una voglia tale da alzarsi ogni domenica alle 5 di mattina per preparare il pranzo post corsa con spesso i nostri amici caini.
Per concludere possiamo solo dire che alla domanda: “Nel tempo libero; cosa facevi?” lei mi ha detto senza un pensarci due volte “Andavo a correre!”
VECCHI RITROVAMENTI
Una delle cose più belle in quanto membro di una squadra podistica è quella di rispolverare i vecchi ricordi e non c’è miglior modo di farlo con una foto.
Il nostro caro veterano caino Signorini Giuliano ha ritrovato e ci ha inviato questa bellissima foto della nostra squadra (presidente Bonistalli incluso) alla Marathon di Merano del 1983 che abbiamo senz’altro voluto condividere con tutti voi.